NARRARE LA FEDE NARRANDO LA VITA... il nuovo notiziario pastorale

a cura di don Giuseppe

Avrete fra qualche giorni tra le mani avete il primo numero di quello che è un nuovo progetto che vorremmo continuasse negli anni successivi.

Nasce il notiziario delle nostre due comunità… perché?

Per narrare i passi del cammino che le nostre parrocchie stanno compiendo.

Si dice che la vita è un viaggio. Si dice pure che bisogna mettersi lo zaino sulle spalle per compierlo. Ma dev’essere lo zaino del pellegrino, non del viandante. Tanto meno quello del vagabondo.

Il pellegrino sa qual è e dov’è la sua meta. Si mette in viaggio con lo scopo di raggiungerla. Il viandante rischia di essere un turista della vita, spettatore passivo e annoiato di tanti fatti e fatterelli che ci parlano di Dio e dell’uomo e del loro straordinario e prezioso rapporto. Il vagabondo addirittura gli va bene qualsiasi angolo, qualsiasi direzione. Gli basta sopravvivere.

Una parrocchia esiste perché ci sono i cristiani e ha senso di esistere solo se, questi cristiani, desiderano e si impegnano a farsi discepoli di Gesù perché – ce lo ricorda lo stesso Maestro – non basta il nome… ci vuole anche la sostanza!

Qualcuno dice che siamo arrivati in fondo: il cristianesimo ha perso mordente e la gente preferisce altro rispetto a quello che una parrocchia propone.

Le pagine che andrete a sfogliare, a mio parere, dicono il contrario perché narrano il desiderio di vivere bene anche se non sempre si centra perfettamente il bersaglio.

In questi anni ci stiamo rendendo conto che il cammino è tutt’altro che finito! Farsi discepoli è un compito che dura tutta una vita.

I vari gruppi stanno trovando con fatica e impegno i nuovi sentieri da percorrere: dal Consiglio Pastorale ai Consigli per gli Affari Economici, dalla Scuola dell’Infanzia ai direttivi delle varie associazioni (Azione Cattolica, Sporting 88, Circoli NOI, Centro Ricreativo Borghetto, Comitato Tutela San Massimo), dalle corali ai vari servizi a favore della comunità (pulizie, lettori, ministranti) è tutto un continuo impegno per vivere da buoni cristiani in questo mondo che davvero ha perso la bussola. Un impegno in cui si rischiano strade nuove mettendo in discussione modi di scegliere e di fare..

Per questo sono convinto che conoscere ciò che si vive in parrocchia sia uno dei primi passi da fare: per rinfrancare la speranza, per rinvigorire le ginocchia infiacchite, per gustare la gioia del Vangelo.

Questo notiziario entra nelle case. In tutte le case: è la sua vocazione originaria. Tale, spero, in futuro rimanga. Seppure sia una spesa onerosa, mi auguro che nel guardare i volti, leggere i fatti e i nomi, ognuno di noi possa avvertire la Provvidenza del Signore che non abbandona mai i suoi figli.

Sullo sfondo restano sempre le nostre assemblee festive con la celebrazione dell’Eucarestia che è il centro pulsante e vitale del nostro agire e soprattutto del nostro essere.

Buona lettura, cari amici.

 

don Giuseppe

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