40° anniversario dedicazione chiesa Borghetto

a cura di don Giuseppe

1981 • 16 agosto • 2021

40° ANNIVERSARIO della DEDICAZIONE della CHIESA di BORGHETTO

 

La chiesa di Borghetto, dedicata a Dio, in onore di san Giovanni Bosco, presbitero, ha visto la posa della sua prima pietra ad opera di monsignor Costante Chimenton, delegato vescovile, che la benedisse il 16 agosto 1935. I lavori di costruzione iniziarono il 13 febbraio 1937 e per la sua realizzazione vi fu, ad opera dello stesso Chimenton, il concorso dell’intera diocesi trevigiana. Il 30 maggio 1937, ultimata la parte muraria del presbiterio e delle sacrestie, fu celebrata la prima santa Messa festiva e il 25 novembre 1938, con decreto vescovile, veniva approvato come titolare della chiesa san Giovanni Bosco. Il 29 giugno 1946 il Vescovo di Treviso, monsignor Antonio Mantiero, benedice la chiesa ultimata. Il suo successore, mons. Antonio Mistrorigo, consacra definitivamente il tempio il 16 agosto 1981.

 
Una chiesa di mattoni… sorta dove non c’era niente.
Una chiesa di mattoni… sale verso il cielo insieme alla parrocchia che piano piano si sta organizzando prendendo coscienza che non basta avere un tempio se esso rimane vuoto dei cuori e della fede delle persone che in esso si identificano.
Una chiesa di mattoni… nonostante gli anni duri e dolorosi nei quali sembra naufragare ogni buon progetto di una vita serena e dignitosa. Proprio per questo i muri dicono il desiderio di continuare a guardare a quei valori eterni che danno coraggio e forza ai semplici e ai tenaci.
Una chiesa di mattoni… profuma della fraternità e della solidarietà di una chiesa che è madre e si prende cura davvero di tutti i suoi figli.
Una chiesa di mattoni… con la sua mole, nell’ultimo lembo della diocesi, in mezzo alla campagna, ricorda la fedeltà di Dio a rimanere tra gli uomini.
Una chiesa di mattoni… negli anni s’è fatta sempre più bella, grazie all’ininterrotto lavorio che ha aggiunto alle pietre tutto ciò che s’è ritenuto degno di essere pensato, preparato e realizzato.
Una chiesa di mattoni… già… ma traspira - come la chiesa di Abbazia e come qualsiasi altra chiesa - di storia, di amore, di dedizione e soprattutto di fede. Mi fa bene ricordarmelo quando entro in una di esse perché è già onorare la comunità che l’ha voluta e costruita.
In un tempo come il nostro, prego il Signore che le “mie” due (anzi… tre!) chiese continuino a profumare della fede della “mia” gente… se si riesce a costruire e ad abbellire così le chiese di mattoni… cosa si può arrivare a fare se continuiamo ad impegnarci per costruire una chiesa di persone!
Buon cammino a tutti…
Le comunità cristiane siano sempre punto di riferimento serio per tutti, per chi crede e per chi non crede, per chi ha conosciuto Dio e per chi lo sta ancora cercando sulle strade della vita.

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