Pregare la Parola

DOMENICA delle PALME - 13 aprile 2025

Commento al Vangelo di LUCA 22,14 - 23,56

Con Gesù siamo saliti al Calvario e abbiamo meditato sulla sua sofferenza, riscoprendo quanto profondo sia l'amore che Egli ha avuto e ha per noi. Ma in questo momento non vogliamo limitarci ad una compassione dettata solo dal nostro debole sentimento; vogliamo piuttosto sentirci partecipi della sofferenza di Gesù, vogliamo accompagnare il nostro Maestro condividendo la sua Passione nella nostra vita, nella vita della Chiesa, per la vita del mondo, poiché sappiamo che proprio nella Croce del Signore, nell'amore senza limiti, che dona tutto se stesso, sta la sorgente della grazia, della liberazione, della pace, della salvezza [...] Guardare a questo mistero della Passione per apprendere l'immensa lezione di amore che Dio ci ha dato sulla Croce, perché nasca in noi un rinnovato desiderio di convertire il nostro cuore, vivendo ogni giorno lo stesso amore, l'unica forza capace di cambiare il mondo [...] Abbiamo contemplato Gesù nel suo volto pieno di dolore, deriso, oltraggiato, sfigurato dal peccato dell'uomo [...] Da quando Gesù è sceso nel sepolcro, la tomba e la morte non sono più luogo senza speranza, dove la storia si chiude nel fallimento più totale, dove l'uomo tocca il limite estremo della sua impotenza (...) “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23.46). Consegnando la sua esistenza "donata" nelle mani del Padre, Egli sa che la sua morte diventa sorgente di vita, come il seme nel terreno deve rompersi perché la pianta possa nascere: "Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto" (Gv 12,24). Gesù è il chicco di grano che cade nella terra, si spezza, si rompe, muore e per questo può portare frutto. Dal giorno in cui Cristo vi è stato innalzato, la Croce, che appare come il segno dell'abbandono, della solitudine, del fallimento è diventata un nuovo inizio: dalla profondità della morte si innalza la promessa della vita eterna. Sulla Croce brilla già lo splendore vittorioso dell'alba del giorno di Pasqua [...] Toccati dall'amore sconfinato di Dio, viviamo nell'attesa dell'alba del terzo giorno, l'alba della vittoria dell'Amore di Dio, l'alba della luce che permette agli occhi del cuore di vedere in modo nuovo la vita, le difficoltà, la sofferenza. I nostri insuccessi, le nostre delusioni, le nostre amarezze, che sembrano segnare il crollo di tutto, sono illuminati dalla speranza. L'atto di amore della Croce viene confermato dal Padre e la luce sfolgorante della Risurrezione tutto avvolge e trasforma: dal tradimento può nascere l'amicizia; dal rinnegamento, il perdono; dall'odio, l'amore.

Benedetto XVI, Via Crucis al Colosseo, 2 aprile 2010

Il punto

RIMETTENDO LO ZAINO SULLE SPALLE...

Carissimi Borghettani e Abatini,

è la grazia del Signore a dare pienezza ad ogni nostro istante.

È per questo che ogni cristiano, nei suoi gesti e parole, è chiamato a portare “Lui”… 

 

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LA NOSTRA SIA UNA SINCERA E AUTENTICA PREGHIERA

Carissime sorelle e carissimi fratelli in Cristo,

l’apostolo Paolo ha scritto: «Noi non sappiamo che cosa sia conveniente domandare» (Rm 8, 26).

Forse, nel frangente storico che stiamo vivendo, possiamo...

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20 ANNI di CAMMINO INSIEME

2002 - 13 ottobre - 2022
 
Non è una data che si imprime nella memoria ma è lo stesso una data importante per Abbazia e Borghetto.

Il 13 ottobre 2002 fece il suo ingresso come parroco don Lino Bertollo...

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& Avvisi

Sospensione ricevimenti sacerdoti

Il parroco don Livio, don Luca e don Oscar, sospendono i ricevimenti per visita agli ammalati.