XXXIII DOMENICA del TEMPO ORDINARIO . 14 novembre

a cura di don Giuseppe

Marco 13, 24-32

“Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quando poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre” (vv. 31-32).

 

La fine del mondo verrà, ma solo il Padre Dio sa quando. Ma noi dobbiamo sempre essere preparati, anche perché noi stessi dovremo lasciare questo pianeta per nascere alla vita eterna. Allora ci sarà il giudizio universale, ma prima, con la nostra nascita al cielo, avremo il giudizio personale e saremo premiati o castigati in base alle cose che avremo fatto e detto, in base alla nostra fede ed al nostro amore. Noi siamo soliti vivere allegramente con la testa “nel sacco”, ma ogni giorno che passa sarà un giorno in meno per quel nostro volo dalla terra al cielo.

 

Preghiera

O Dio, che vegli sulle sorti del tuo popolo, accresci in noi la fede che quanti dormono nella polvere si risveglieranno; donaci il tuo Spirito, perché operosi nella carità attendiamo ogni giorno la manifestazione gloriosa del tuo Figlio, che verrà per riunire tutti gli eletti nel suo regno.

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