NATALE del SIGNORE . venerdì 25 dicembre 2015

a cura di don Giuseppe

Prima lettura. Isaia 52,7-10

Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio». Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore in Sion. Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

Le letture di questa terza messa lasciano il racconto dell’evento natalizio con l’annuncio di Gesù luce, salvezza e gioia e ci presentano il messaggio più profondo della solennità attraverso una meditazione ricchissima sull’evento.

Il profeto Isaia espone il contenuto salvifico del messaggio iniziando con la presentazione delle sentinelle della città santa, che vedono Dio ritornare a Gerusalemme per salvarla. Esse annunciano «liete notizie» di pace e salvezza al popolo, dicendo che il Signore è tornato ed ha ripreso il suo posto sul colle Sion, stabilendo la sua dimora definitiva in mezzo ai suoi (vv. 7-8; cfr. Rm 10,15; Ez 43,1-5). Ma il Signore non solo vive con il popolo; egli, anche, come uno sposo attento e premuroso agisce e opera attivamente per la sua sposa. Isaia, infatti, espone l’attività salvifica di Dio utilizzando tre verbi significativi: «Ha consolato, ha riscattato, ha snudato» (vv. 9-10). Essi mettono in luce l’azione amorosa, provvidente e vigile a difesa del popolo, specie contro i nemici che lo insidiano.

L’annuncio profetico si conclude con la constatazione che tutti i popoli della terra hanno potuto vedere come il Signore non abbandona il suo popolo, ma sempre è pronto per salvarlo (v. 10; Mt 28,28). La Chiesa, utilizzando questo testo, esplode nella gioia perché vede che Dio ha compiuto l’attesa della nascita del Messia, annunziata nei secoli precedenti.

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