ASSEMBLEA PASTORALE... cos'è?

Già negli anni '70 del secolo scorso, Angelo Mazzoleni scriveva:

"Le nostre parrocchie stanno cambiando volto sotto l'urto del mutamento sociale; la massa cristiana praticante sta diventando un piccolo gruppo, a volte impreparato e sprovveduto, e temiamo alla prossima generazione si debba verificare un ulteriore esodo dalle Chiese. Ci si chiede: come vitalizzare la parrocchia e ricreare una nuova comunità ecclesiale, dopo lo sfaldamento della vecchia comunità cristiana?" (A. Mazzoleni, Le strutture comunitarie della nuova parrocchiaI, Paoline, Roma 1972, p. 82).

Una via possibile per rispondere a questa istanza è ancor oggi l'ASSEMBLEA PARROCCHIALE. L'Assemblea risponde ad alcune esigenze fondamentali dell'identità della parrocchia:

  1. nella sua essenza, la Chiesa è assemblea dei credenti convocati personalmente da Dio e riuniti attorno a Cristo, risorto per opera dello Spirito Santo;
  2. il Concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965) definisce la natura della Chiesa come popolo di Dio per poter sottolineare l'uguaglianza di tutti i battezzati e, allo stesso tempo, la differenza nei ministeri e nei servizi assunti dai singoli a favore dell'intero popolo;
  3. nell'assemblea viene messo ben in evidenza che la libertà personale e la propria autonomia è un valore importante della persona; un valore che va - tuttavia - educato e accompagnato attraverso un ascolto serio e responsabile della Parola di Dio perché tale libertà viene dall'alto, da Dio.

L'ASSEMBLEA PARROCCHIALE che può essere - sempre secondo il Mazzoleni - di tre tipi: profetica, liturgica e pastorale.

Non vi è dubbio che l'assemblea più perfetta è quella liturgica culminante nella celebrazione eucaristica. Tuttavia, nella liturgia non si esaurisce tutta l'azione della Chiesa. Se è vero, come è vero, che in un'unica assemblea si possono realizzare tutti e tre i compiti propri del cristiano e della chiesa (annuncio, lode e testimonianza), dall'esperienza delle chiese antiche ci è utile cogliere l'opportunità di una certa differenziazione per portare frutto, servire ed edificare la comunità dei credenti.

L'Assemblea Pastorale vuole rispondere alla necessaria corresponsabilità comunione che dev'essere sempre preoccupazione di tutti. Il Vaticano II non ne fa menzione nei vari documenti ma l'Assemblea Pastorale può essere un buono strumento - non certo infallibile - per permettere una preparazione e un'attuazione dello spirito missionario - cioè evangelizzatore - che parte dall'altare e va alla ricerca di chi non c'è intorno a quell'altare, per portarli all'altare dove converge ogni attività e ogni istante della vita del cristiano (cfr. A. Mazzoleni, op. cit., p. 97).

L'Assemblea Pastorale, dunque, non è solo un incontro per coordinare e programmare l'esistente. L'Assemblea Pastorale è il momento in cui la parrocchia o, come nel nostro caso, le parrocchie, sollecitate dalla Parola di Dio ascoltata col cuore, verificano il proprio cammino evidenziando ricchezze e povertà per continuare l'evangelizzazione dei non credenti, la cura dei praticanti e il sostegno dei "vacillanti".

Ciò significa che, l'Assemblea Pastorale vissuta nella fede come dono dato a ciascuno e a tutti, può essere un formidabile strumento per vivere nella costanza le attività esistente e nel coraggio le scelte di potatura e di semina che vengono ritenute improrogabili perché richieste dalle situazioni concrete in cui si vive e si opera.